Il movimento

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In un mondo così complicato tentiamo di ritrovare la gioia ed il senso di vivere.
Come?
Attraverso una vita improntata alla semplicità, al rispetto, all’accoglienza, al fare il bene… Perché facendo il bene si sta bene.
Di conseguenza siamo contro ogni forma di complicazione o di male.

Breve storia

“Pelli Sintetiche” è un movimento libero di persone che credono nella vita e nel bene…. Per vivere bene bisogna iniziare a togliere o ad evitare il male che c’è attorno e dentro di noi.
Il movimento è nato il primo gennaio 1999 da quattro giovani che volevano, semplicemente ridare colore alla propria vita, fatta solo di illusioni e rapporti sintetici.

Origine del nome “Pelli Sintetiche”

L’aggettivo “sintetico” ha il senso di “breve, contenuto, conciso, che costituisce una sintesi”; la parola “sintesi” rivela un processo di unificazione di varie parti o elementi o termini in un tutto (dizionario Garzanti).
Il nostro obbiettivo è quindi diventare sintetici nello stile e nei contenuti; in questo senso “sintetico” assume un senso evangelico, perché Gesù era molto chiaro e diretto, e non girava attorno ai discorsi. Come Gesù usava la predicazione, la parabola, il rapporto personale, l’aiuto e la carità verso la gente per annunciare il Regno, per noi invece c’è la “pelle” della nostra persona e del tamburo.
Quando con Isacco abbiamo pensato ad un nome per noi, volevamo colpire con un una fonía veloce e aggressiva. Coincidenza: in quel periodo ognuno di noi – artisti di strada – stava cambiando la pelle naturale del proprio tamburo che con quella sintetica, che ha un suono meno dolce ma più acuto e più forte… (Zico, uno dei fondatori)
PELLI SINTETICHE, persone che vogliono essere sintetiche, essenziali nella loro vita, seguire la strada della semplicità. Ciò che è essenziale nella vita è amare e lasciarsi amare.
Ma “sintetico” assume anche il significato di “artificiale”. Tutti ci creiamo delle “pelli sintetiche”, cioè delle maschere per difenderci dalla realtà, ma a volte queste maschere ci possono soffocare, farci perdere il senso di chi siamo. Per essere PELLI SINTETICHE si deve togliere il sintetico, l’artificiale che è in più, che appesantisce la nostra personalità. La pelle sintetica è quella persona che riconoscendo le cose in più nella sua vita fa un cammino di liberazione…

La nostra base (i fondamenti delle Pelli sintetiche)

1. Ricerca di “stare” e “fare” il bene, con semplicità, secondo le proprie capacità e possibilità.
2. Per chi crede in Gesù Cristo, il Vangelo è “regola” di vita.
3. Rispetto, perdono, non-giudizio, accoglienza: siano le caratteristiche di ogni nostra relazione, verso noi stessi e verso gli altri.

Allora, chi è “Pelle Sintetica” ?

– Chi s’impegna ad essere lievito positivo nella vita di ogni giorno !
– Chi combatte ogni forma di male e si fa voce di chi non ha voce !
Le grandi scelte nascono dalle piccole scelte di ogni giorno. Per questo le nostre parole d’ordine: accogliere, rispettare, donare…
“Pelli Sintetiche” è un’occasione per stare assieme con gioia, condividendo ciò che si è, senza maschere, senza pretendere niente, senza giudicare…
Le “Pelli Sintetiche” sono per la pace, per la giustizia, per la vita vera e semplice. Noi siamo per il bene di ogni uomo e crediamo in Gesù Cristo, che è morto per tutti per liberarci dalla schiavitù del male. Perché l’uomo è nato per essere libero !

La nostra forza

Per chi crede in Gesù Cristo, la nostra fonte ispiratrice, la nostra forza, ciò che seguiamo, è il suo Vangelo. La nostra unica legge è la legge dell’amore.
Ma “Pelli Sintetiche” è un movimento libero, dunque anche per chi non crede c’è posto, l’importante è sempre il rispetto della persona.

La musica

Il nostro movimento usa la musica etno-tribale per annunciare i nostri ideali di semplicità, gioia, pace…
La musica etno-tribale è una musica semplice, fatta di tam-tam che partono dal nostro cuore e arrivano al cuore di chi ci ascolta, è una musica che parla di persone contente e che lottano contro il male, di popoli liberi e di popoli schiavi… parla di ognuno di noi!

Le zone

“La formica è più agile dell’elefante”. Quando i numeri lo richiedono, si proceda pure alla divisione in zone territoriali. Ogni zona (che raggruppa diversi appartenenti alle “Pelli”) elegga con scadenza biennale due o tre responsabili che hanno il compito di animare, formare e guidare la zona stessa.
Il movimento faccia sempre riferimento ad una o più guide spirituali (sia sacerdoti che laici).

3 pensieri su “Il movimento

  1. Grazie padre lucio per la bella serata di ieri sera..un gruppo numeroso di persone con tanta voglia di vivere, di amare, di sorridere, di condividere, di pregare, di cantare di essere e sentirsi liberi…tu hai saputo trasmetterci tutto questo..grazie!! ti aspettiamo ancora!

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